GRUPPO ARCHEOLOGICO ROMANO
Organizzazione di volontariato per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale O.N.L.U.S.
Il Gruppo Archeologico Romano è una organizzazione di volontariato che nasce nel 1963 con lo scopo di contribuire, attraverso la partecipazione diretta dei cittadini, alla tutela, salvaguardia, valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
Negli anni, con tenacia e coerenza, il Gruppo Archeologico Romano ha testimoniato il suo impegno attraverso eventi culturali (apertura al pubblico di monumenti, tra cui ricordiamo: "Roma delle tenebre", Largo Argentina, Foro di Cesare, Villa Adriana e, per ultimo nel 1998, il complesso del Circo di Massenzio - convenzione con il Comune di Roma -), progetti di recupero e valorizzazione di aree archeologiche (Via degli Inferi a Cerveteri, Archeodromo dei Monti della Tolfa, Via Amerina nell'Agro Falisco), allestimento di Musei Civici (Offida, Tolfa, Allumiere, Ischia di Castro, Colleferro).
Il Gruppo Archeologico Romano impegnato nella ricerca e nello studio in collaborazione con gli Enti preposti, rivolge numerose iniziative alla sensibilizzazione e promozione culturale attraverso:
- Didattica culturale: corsi, conferenze, seminari, viaggi di studio, visite guidate, escursioni, archeotrekking.
- Sezione junior: campi estivi archeologico-didattici.
- Attività di ricerca: ricognizioni topografiche, campi di scavo, campi di documentazione, laboratori tecnici (restauro, fotografia, disegno, rilievo).
- Attività editoriale: oltre 50 titoli divulgativi e scientifici.
Il Gruppo Archeologico Romano fa parte, con un centinaio di altre sedi territoriali nei maggiori centri italiani, dei Gruppi Archeologici d'Italia, editori della rivista "Archeologia", promotori e fondatori del Forum Europeo delle Associazioni Archeologiche e, recentemente, di Koinè che raggruppa le associazioni culturali dei paesi del Mediterraneo.
I Gruppi Archeologici d'Italia sono iscritti all'Albo del Volontariato Civile, all'Albo della Protezione Civile ed hanno svolto operazioni di recupero in occasione dell'alluvione di Firenze, dei terremoti di Tuscania, Friuli, Irpinia, Umbria.